Nell’ambito lavorativo, il fenomeno dello stress lavoro correlato è ormai un problema di rilievo. Le conseguenze possono essere gravi sia per i lavoratori che per le aziende stesse. In questo articolo ci concentreremo sulla normativa che regola lo stress da lavoro correlato in Italia.
La normativa sul stress lavoro correlato, introdotta nel 2008 con l’Accordo Stato-Regioni, ha posto al centro dell’attenzione la tutela della salute psicofisica dei lavoratori. Si tratta di una legislazione molto importante perché affronta un tema delicatissimo come quello dello stress legato alle attività professionali.
Cosa dice la Legge?
L’obbligo di valutare lo stress lavoro correlato nasce dal D.Lgs. 81/08 e dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011. La legge impone ai datori di lavoro l’obbligo di valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei propri dipendenti, compreso il rischio da stress lavoro-correlato.
Come si Valuta lo Stress Lavoro Correlato?
I criteri per valutare lo stress lavoro correlato, secondo il Quadro normativo vigente, prevedono due fasi distinte: la fase di screening, che ha lo scopo di individuare le situazioni potenzialmente a rischio e la fase del monitoraggio, volta ad approfondire i casi segnalati.
Quali sono gli Obblighi dei Datori di Lavoro?
I datori di lavoro hanno l’obbligo non solo di valutare il rischio da stress lavoro correlato, ma anche di attuare misure preventive o protettive per evitarlo. Queste possono includere cambiamenti nell’organizzazione del lavoro, formazione specifica per i dipendenti e interventi sul clima aziendale.
Come si Prevengono i Rischi?
Per prevenire i rischi legati allo stress lavoro correlato, è fondamentale un buon sistema di gestione della sicurezza sul luogo di lavoro. La normativa prevede una serie di azioni concrete che possono aiutare a ridurre lo stress tra i lavoratori, come ad esempio l’adeguamento degli orari o delle mansioni in base alle necessità individuali.
In conclusione, conoscere la normativa sullo stress da lavoro correlato è essenziale sia per i datori che per i lavoratori. Per un ambiente lavorativo sano ed equilibrato è necessario dare attenzione alla salute psicofisica dei propri dipendenti e agire in modo preventivo affinché tale problematica non si manifesti.