Il datore di lavoro che opera nel settore dell’estrazione di minerali da cave e miniere ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei propri dipendenti, non solo durante le attività estrattive ma anche nella gestione degli alimenti presenti nell’ambiente lavorativo. Per prima cosa, il datore di lavoro deve redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che individua i potenziali rischi presenti nell’area mineraria ed elenca le misure preventive da adottare per minimizzarli. Inoltre, deve provvedere alla formazione dei propri dipendenti sulla sicurezza sul lavoro, con corsi specifici sui rischi legati alle attività estrattive. Ma non solo: è fondamentale anche assicurarsi della corretta gestione degli alimenti all’interno dell’azienda. Qui entra in gioco l’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), ovvero un sistema preventivo per la gestione della sicurezza alimentare. Il datore di lavoro dovrà quindi predisporre un Piano HACCP, dove vengono individuati i punti critici del processo produttivo e vengono definite le azioni correttive da adottare in caso di eventualità. Tra i documenti obbligatori per la sicurezza sul lavoro e alimentare troviamo poi il Registro delle Verifiche Periodiche sugli impianti tecnologici utilizzati nelle attività estrattive e il Fascicolo dell’impianto contenente tutte le informazioni sulla struttura e le modalità di funzionamento degli stessi. In definitiva, il datore di lavoro che opera nel settore dell’estrazione mineraria deve essere consapevole della grande responsabilità che ha nei confronti dei propri dipendenti e dei consumatori. Solo attraverso una corretta gestione della sicurezza sul lavoro e alimentare può garantire un ambiente lavorativo sano ed efficiente.
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