Lo stress lavoro correlato è una problematica sempre più diffusa nel mondo del lavoro. In Italia, la normativa di riferimento è specifica e dettagliata, con l’obiettivo di tutelare la salute psicofisica dei lavoratori. Ma quale normativa si occupa dello stress lavoro correlato? Vediamo insieme i principali punti.
La legge fondamentale in materia di sicurezza sul lavoro è il D.Lgs 81/2008, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL). Questo decreto legislativo prevede un intero titolo dedicato al fenomeno dello stress lavoro correlato, con particolare attenzione alla sua prevenzione e gestione.
L’articolo 28 del TUSL stabilisce l’obbligo per il datore di lavoro di effettuare una valutazione dei rischi psicosociali, tra cui lo stress da lavoro. Tale valutazione deve essere integrata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ed aggiornata periodicamente.
Inoltre, il Decreto Legislativo 106/2009 ha introdotto modifiche importanti all’art. 2087 del Codice Civile riguardanti la tutela della salute mentale dei lavoratori. Queste modifiche hanno reso esplicita la necessità di prevenire i rischi derivanti dallo stress lavoro correlato.
Nel 2010, l’INAIL ha emesso un vademecum specifico per la valutazione e gestione dello stress lavoro correlato. Questo strumento offre indicazioni utili per identificare i segnali di stress nel contesto lavorativo e suggerisce possibili soluzioni.
La normativa prevede inoltre l’obbligo, per le aziende con più di 50 dipendenti, di istituire un servizio di prevenzione e protezione dai rischi psicosociali. Il datore di lavoro deve garantire formazione adeguata ai lavoratori sulla tema del stress lavoro correlato, sui suoi effetti sulla salute e sulle misure preventive adottabili.
In conclusione, la normativa italiana si occupa dello stress lavoro correlato in modo articolato. Dal punto di vista legale, il datore di lavoro ha il dovere non solo di tutelare la sicurezza fisica dei propri dipendenti, ma anche quella psicologica.
L’attenzione a questo fenomeno è fondamentale: uno stato prolungato di stress può infatti comportare conseguenze negative sia dal punto di vista della produttività aziendale che della salute dei singoli lavoratori. Prevenire lo stress lavoro correlato, quindi, non è solo una questione legale ma anche etica ed economica.
Ricordiamo infine che ogni lavoratore ha diritto a svolgere la propria attività in un ambiente sereno e privo di fonti stressogene. La conoscenza della normativa in vigore rappresenta un primo passo fondamentale per garantire tale diritto.