La valutazione del rischio chimico è un’attività fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano in ambienti dove sono presenti sostanze chimiche. Infatti, l’esposizione a tali sostanze può causare danni alla salute come irritazioni, allergie, intossicazioni acute o croniche. Per effettuare una corretta valutazione del rischio chimico si deve innanzitutto individuare le sostanze presenti nell’ambiente di lavoro e determinarne le proprietà fisiche, chimiche e tossicologiche. Successivamente, si deve valutare l’esposizione dei lavoratori attraverso la raccolta di dati sull’attività svolta, il numero di ore di esposizione giornaliera e la presenza di eventuali dispositivi di protezione individuale. Una volta raccolti i dati necessari, si procede alla valutazione del rischio vero e proprio. Questa consiste nel confrontare i livelli di esposizione rilevati con i limiti previsti dalle normative nazionali ed europee per ciascuna sostanza presente nell’ambiente di lavoro. Infine, sulla base dell’esito della valutazione del rischio si devono adottare le misure preventive necessarie per ridurre al minimo il rischio per la salute dei lavoratori. Queste possono consistere nella scelta di alternative meno pericolose alle sostanze utilizzate o nella messa in atto delle misure tecniche ed organizzative più idonee a prevenire l’esposizione ai potenziali agenti nocivi.
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