La formazione in materia di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) è un aspetto fondamentale per la sicurezza dei lavoratori. In particolare, la normativa italiana prevede che i DPI siano suddivisi in tre categorie: quelli di prima categoria sono quelli che non presentano rischi per l’incolumità del lavoratore; quelli di seconda categoria sono quelli che possono causare lesioni gravi o irreversibili, ma solo in casi eccezionali; infine, i DPI di terza categoria sono quelli che possono causare lesioni gravi o irreversibili e vengono utilizzati frequentemente. Per quanto riguarda la formazione sui DPI di terza categoria, l’art. 37 del D.Lgs. 81/08 prevede che “il datore di lavoro deve garantire ai lavoratori una adeguata formazione e informazione sui dispositivi antinfortunistici” e il Decreto Ministeriale n. 388/03 stabilisce le modalità della formazione specifica sui DPI. In particolare, la normativa richiede che tale formazione sia svolta da personale qualificato ed esperto nella materia e debba comprendere tutte le informazioni relative all’utilizzo corretto dei dispositivi antinfortunistici, alle procedure per il loro controllo periodico e alla manutenzione degli stessi. La durata della formazione dipende dal tipo di dispositivo utilizzato e dalle attività svolte dai lavoratori. Tuttavia, è importante tenere presente che questa tipologia di corsi non ha una scadenza fissa: ogni azienda deve valutare periodicamente l’idoneità della formazione erogata e aggiornarla se necessario. In sintesi, la normativa sulla formazione sui DPI di terza categoria è molto importante per garantire la sicurezza sul lavoro. Per questo motivo, ogni azienda deve prestare particolare attenzione alla qualità dei corsi che offre ai propri dipendenti e al loro costante aggiornamento.
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